"SGUARDI SENZ'ANIMA?"

Attraverso l’inquietudine trasmessa dai murales, la malinconia dei manichini e la gioiosità di un’attrice si sviluppano tre percorsi visivi la cui espressività è amplificata dalla serialità delle riprese fotografiche.

Quali storie si celano dietro la raffigurazione simbolica di personaggi fantastici? O nella verosimiglianza di occhi e visi appartenenti a donne impossibili? O, ancora, nelle sequenze cinematografiche di romantiche scene passionali?

Sebbene siano proiettate in tempi e luoghi diversi, le tre situazioni – testimonianze di epoche, mondi, impressioni differenti – si integrano a vicenda, legate dall’incerto equilibrio tra finzione e realtà, tra apparenza ed essenza, con sfaccettature estreme che spaziano dalla rappresentazione del malessere metropolitano, quale può essere la street art, alle atmosfere glamour di Holliwood.

Occhi disegnati, modellati o fotografati che nella loro surreale immobilità scrutano, interrogano, rivelano…

Ma allora, sono veramente sguardi senza anima?

 

“EYES WITHOUT A SOUL ?”

From the uneasiness conveyed by graffiti, the melancholy of mannequins and the playfulness of an actress, three visual journeys unfold, expressively amplified by the seriality of the photographic sequences. 
What stories are hidden behind the symbolic representation of fantastical characters? Or in the lifelike eyes and faces of impossible women? Or, finally, in the cinematographic sequences of romantic passionate scenes?
Despite belonging to different times and places, the three situations – testimonials of different worlds, eras and impressions – complete each other, bound by the uncertain balance between fiction and reality, appearance and essence, with extreme facets spanning from the urban restlessness of street art to the glamour of Hollywood.
Eyes painted, modelled or photographed which, in their surreal stillness, stare, question, reveal...
But then, are they really eyes without a soul
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